La rivoluzione araba arriva in Israele - E ora sciopero generale! Scene incredibili a Tel Aviv. Sabato scorso, 7 agosto, oltre 300.000 persone sono scese in piazza in una città con una popolazione di meno di mezzo milione. Altre manifestazioni hanno avuto luogo a Gerusalemme, con un raduno di 30.000 persone, e migliaia si sono raccolte in altre città in tutto il paese.
Gran Bretagna in rivolta: un avvertimento per la borghesia Italian translation of The riots in Britain: a warning to the bourgeoisie by Alan Woods (August 9, 2011).
Il massacro in Norvegia: un attacco al movimento operaio L’opinione pubblica mondiale è stata scossa dalla notizia del sanguinoso massacro in Norvegia. Le prime notizie parlano di 91 persone uccise, di cui 84 membri della Gioventù laburista (AUF) in un campo estivo.
Genova 2001-2011: il vento della rivoluzione soffia ancora! La prossima settimana entreranno nel vivo le iniziative di Genova 2011, che culmineranno nel corteo di sabato 23 luglio. Falcemartello sarà presente con un proprio spezzone alla manifestazione e da lunedì 18 avrà un gazebo in Piazza caricamento. Giovedì 21 lugliopresenteremo il libro "Pomigliano non si piega". Abbiamo infine prodotto un opuscolo per l'occasione. Invitiamo tutti i nostri lettori a venire a Genova con noi!
Grecia: dopo lo sciopero generale, Papandreu a un passo dalle dimissioni Ieri (15 giugno, ndt) centinaia di migliaia di lavoratori e di giovani hanno partecipato a uno sciopero generale di 24 ore indetto dalla GSEE e ADEDY (le confederazioni sindacali del settore privato e pubblico), manifestando per le strade delle 70 principali città in tutta la Grecia. Ad Atene dalle prime ore del mattino la partecipazione al presidio di massa per circondare il parlamento è stata enorme.
La Grecia sulla soglia di una situazione rivoluzionaria Domenica è stata posta una pietra miliare nella situazione sociale e politica in Grecia e in tutta Europa. Impressionanti mobilitazioni hanno sconvolto il paese: mezzo milione ad Atene, migliaia di persone a Salonicco, Patrasso, Larissa, Volos, Heraklion…
Le elezioni spagnole e il movimento rivoluzionario Salta le frontiere, sfidando tutte le barriere, irride alle minacce e alle maledizioni della classe dominante e fa piazza pulita delle forze dello stato. Non può essere fermato.
Le lezioni della Comune di Parigi nel suo 140° anniversario La Comune di Parigi del 1871 rappresenta uno degli episodi più importanti che caratterizzano la storia della classe operaia. Un grande movimento rivoluzionario durante il quale i lavoratori parigini furono capaci di abbattere lo stato capitalista e sostituirlo con propri organi di governo mantenendo il potere politico per più di due mesi prima di essere sconfitti e lottando, in condizioni estremamente difficili, per mettere fine a sfruttamento e oppressione e per riorganizzare la società intera su basi completamente nuove.
Democracia real ya: dove va e cosa vuole il movimento in Spagna Il 15 maggio è esploso un movimento di massa in Spagna, chiamato Democracia real ya. A decine di migliaia hanno occupato le piazze delle principali città, riflettendo la profonda insoddisfazione per la situazione economica e sociale del paese, che costringe il 40% dei giovani alla disoccupazione. Questa insoddisfazione si è riflessa anche nel voto amministrativo di domenica 22, che ha sancito una sonora sconfitta per il Psoe di Zapatero e l’affermazione della destra, ma allo stesso tempo una piccola ma significativa ripresa per Izquierda Unida, unico partito a sostenere il movimento, che vede crescere i suoi consensi di duecentomila voti e arrivare così al 6,3%.
La caduta di Strauss Kahn Come sono caduti in basso i potenti! Qualunque sia la verità sulle accuse di violenza sessuale e di stupro nei suoi confronti a New York, Dominique Strauss-Kahn è colpevole di crimini orribili. Come capo del FMI, è colpevole di stupro politico dei lavoratori e delle fasce più povere della società in molti paesi sottosviluppati.
Fondamentalismo religioso e imperialismo - Amici o nemici? Proprio mentre l'ultimo soldato russo attraversava il Fiume Oxus ritirandosi dell'Afghanistan verso l’Unione Sovietica nel 1989, il filosofo nippo-americano della Saint James Univesity nel Maryland, sul libro paga della CIA, Francis Fukuyama, se ne usciva con la sua tesi sulla “fine della storia”. Comunque, anche se il Muro di Berlino era caduto e l'URSS collassato, questa tesi fu presto riifutata anche dalla storia, quando scoppiò la Guerra del Golfo nel 1991.
L’assassinio di Bin Laden – terrorismo e terrorismo di stato All’alba di lunedì 2 maggio, Osama Bin Laden è stato trovato assassinato dalle Forze speciali americane. Bin Laden, 54 anni, era fondatore e leader di al-Qaeda. è stato ucciso insieme a suo figlio Khalid, al corriere personale di fiducia Sheikh Abu Ahmed, al fratello del corriere e ad una donna non identificata.
Elezioni presidenziali in Perù: una battuta d'arresto per l'oligarchia e l'imperialismo Le elezioni presidenziali peruviane spianano la strada al cambiamento politico più importante nel paese dalla caduta della dittatura di Fujimori nell’anno 2000. La profondità del malessere sociale accumulato ha fatto sì che nessuno dei candidati più affidabili per la classe dominante (Kuczynski, Toledo, Castañeda) abbia superato il primo turno.
Bolivia - Bilancio dello sciopero: per salvare la rivoluzione serve la mobilitazione e un programma combattivo Dopo 12 giorni di proteste, la lotta dei lavoratori giunge a una conclusione sulla base di un accordo che opera una mediazione fra le posizioni dei lavoratori e quelle del governo. L'ennesima dimostrazione (ed è la prima cosa da notare) che solo attraverso la mobilitazione i lavoratori possono influenzare e orientare le decisioni del governo. una lezione che deve essere assunta in tutto il suo significato, perché l'accordo è solo un avanzamento parziale che non affronta le questioni fondamentali, economiche e politiche, che vengono trascurate.
La natura del regime di Gheddafi, alcune note storiche Forniamo un breve profilo storico dello sviluppo del regime di Gheddafi dal nazionalismo borghese arabo dei primi giorni, al periodo del cosiddetto socialismo islamico, fino al recente periodo di apertura agli investimenti esteri, con colossali concessioni alle multinazionali e l’inizio di ampie privatizzazioni.