La strage di Parigi: Dinamite nelle fondamenta Venerdì scorso Parigi è stata teatro di un massacro di massa in cui almeno 129 persone, soprattutto giovani che si divertivano nei caffè e a un concerto rock, sono stati ammazzati a sangue freddo. Gli assassini, al grido di Allah Hu Akbar, dopo aver svuotato i caricatori, hanno ricaricato con calma prima di uccidere altre persone indifese mentre giacevano a terra inermi.
Francia: cosa significa lo stato di emergenza Francois Hollande ha proclamato lo stato di emergenza in Francia, in seguito agli attentati del 13 novembre. La ragione addotta, naturalmente, è quella della difesa della democrazia e della libertà dalla “minaccia del terrorismo”.
Attacchi terroristici a Parigi – Come può rispondere il movimento operaio? Il fondamentalismo islamico reazionario ha colpito di nuovo, in una serie di attacchi coordinati in diverse località di Parigi, uccidendo la scorsa notte 120 persone e lasciandone ferite altre dozzine. Questo è un attacco reazionario contro lavoratrici e lavoratori, molti di loro giovani, che stavano trascorrendo il loro venerdì sera in ristoranti, teatri ed allo stadio. Condanniamo con fermezza la banda assassina responsabile dell’attacco ed esprimiamo la nostra solidarietà verso la popolazione di Parigi.
Air France – Nessuna persecuzione contro i lavoratori! Mobilitiamoci! In meno di 24 ore, l’immagine del direttore delle risorse umane di Air France con la camicia strappata ha girato il mondo. Il sistema delle imprese e il governo l’ha usata per martellare l’opinione pubblica e farle credere che i lavoratori di Air France sono, nelle parole del presidente del Consiglio, “teppisti”.
Turchia: Erdogan vince col terrore Il partito islamico-conservatore di Erdogan ha vinto le elezioni anticipate con quasi il 50% del consenso, 3 milioni di voti in più che a giugno. Il Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Akp) ha cinicamente trascinato il paese nel caos per presentarsi come l’unico argine al disordine.
Brasile: La lotta è per l’abolizione dell’ordine esistente Sia il debito interno che quello estero del Brasile sono schizzati alle stelle. Il debito interno ha raggiunto i 3.6 mila miliardi di real e il debito estero è ora a 555 miliardi di dollari. Il capitale internazionale sta iniziando a preoccuparsi per la prospettiva di un default.
La lotta dei rifugiati e la solidarietà della classe operaia alle porte dell’Europa – 3 giorni a Horgos “Quando vendi il sogno americano, o europeo, al resto del mondo, e nel frattempo rendi la vita di tutti quelli che sono fuori da quei continenti un incubo insopportabile, non puoi davvero sorprenderti se a un certo punto inizia un movimento di massa verso quelle autoproclamate terre promesse.”
Brasile – Esquerda marxista chiede di aderire al PSOL Nell’aprile scorso Esquerda marxista, la sezione brasiliana della Tendenza marxista internazionale, ha deciso, nella sua Conferenza Nazionale, di rompere con il PT (Partido do Trabalhadores), a fronte del processo irreversibile ed accelerato di liquidazione del partito come partito di classe (vedi in inglese Esquerda Marxista (Marxist Left) decides to leave the PT and fight for a left front).
Attacco terroristico in Turchia: assassino è lo Stato! Organizzare una sollevazione rivoluzionaria per rovesciare il regime di Erdogan!
La Conferenza di Zimmerwald – L’inversione di tendenza Il 5 settembre 1915 un piccolo gruppo di socialisti di varie nazionalità si riunì riuniti nel piccolo villaggio svizzero di Zimmerwald, nel primo tentativo di unire tutti quei socialisti che si opponevano alla guerra.
Corbyn ottiene una vittoria eccezionale! Un terremoto politico scuote l’establishment britannico L'incredibile vittoria di Jeremy Corbyn, che è appena diventato leader del Partito Laburista, rappresenta un terremoto politico di proporzioni monumentali. Ha sconvolto la mappa politica della Gran Bretagna.
Gran Bretagna: dal sostegno a Jeremy Corbyn nasce un nuovo movimento politico Il 14 agosto si aprono le votazioni per eleggere il nuovo leader del Partito laburista in Gran Bretagna. Le procedure di voto termineranno il 10 settembre e due giorni dopo sarà annunciato il vincitore. Per la prima volta nella storia del Labour party, il segretario del partito sarà eletto con un sistema del tutto simile alle elezioni primarie nostrane. Oltre agli iscritti al partito, chiunque potrà partecipare al voto, iscrivendosi come «Labour supporter» e versando 3 sterline. Il sistema, architettato dalla destra blairiana per diluire il peso degli attivisti nella marea dei votanti del partito, sta creando non pochi problemi all'establishment. Jeremy Corbyn, deputato della sinistra,...
Repressione poliziesca a Città del Messico - Feriti milianti della Tmi Il 26 agosto, al termine della manifestazione a sostegno dei 43 studenti di Ayotzinapa desaparecidos per responsabilità dello stato 11 mesi fa, la polizia di Città del Messico ha attaccato un gruppo di attivisti di ritorno a casa, ferendo molti di loro.
La lezione greca: il fallimento del riformismo Il Primo Ministro greco Alexis Tsipras ha appena annunciato le proprie dimissioni. Ha perso la maggioranza in Parlamento e Syriza si è spaccata, col leader della sinistra di Syriza Lafazanis che ha lanciato un nuovo partito, Unità Popolare. In un discorso televisivo la scorsa notte Tsipras ha dichiarato che il governo di Syriza avrebbe rassegnato le proprie dimissioni e convocato nuove elezioni. Ha dichiarato anche che altre battaglie attendono il popolo greco, ma che la Grecia ora si impegna ad "onorare" gli impegni presi con l'ultimo pacchetto del cosiddetto salvataggio. Cosa significa?
Grecia: una umiliante capitolazione che non funzionerà L’accordo imposto alla Grecia nelle prime ore del 13 Luglio, dopo un Eurosummit durato tutta la notte, non può essere che definito una umiliante capitolazione. La Grecia ha di fatto rinunciato alla propria sovranità in favore della Troika, in cambio di un nuovo salvataggio vincolante e una vaga promessa che forse, un giorno, sarà presa in esame una ristrutturazione (ma non una cancellazione) del debito. Ma questo accordo non funzionerà. Distruggerà politicamente Tsipras e Syriza e farà sprofondare la Grecia in una recessione ancora più profonda. Inoltre, ha fatto emergere profonde spaccature nell’Unione Europea.