Suomen vallankumouksen opetukset 1917–18 “Uno spettro si aggira per l’Europa”. Gli autori del Manifesto del Partito Comunista proclamavano con questa frase celebre l’alba di una nuova fase per la storia dell’umanità. Questo avveniva nel 1848, un anno di insurrezioni rivoluzionarie in Europa. Ma ora questo spettro si aggira, non soltanto in Europa, ma in tutto il mondo. È lo spettro della rivoluzione mondiale.
Coronavirus – Sì alla tutela della salute! No alle misure indiscriminate e al commercio della paura! È giustificato il timore pubblico rispetto alla diffusione del Covid-19, soprattutto perché essendo ancora in fase di studio, non ne è ancora del tutto chiara la pericolosità. Di fronte a un fenomeno ancora da valutare è giusto usare cautela sia nella vita quotidiana che nei comportamenti sociali.
L’impatto dello scoppio del coronavirus sul regime cinese La diffusione del coronavirus in tutta la Cina sta iniziando ad avere serie ripercussioni politiche per il regime. La rabbia delle masse ha raggiunto un punto critico quando il medico che aveva inizialmente lanciato l’allarme rispetto all’epidemia (e che era stato messo a tacere dal CCP) è morto a causa del virus. La situazione è simile a quella di una pentola a pressione e Xi Jinping sta faticando a tenere ben chiuso il coperchio.
Irlanda del Nord – Il terremoto politico dopo le elezioni di dicembre Il punto focale della copertura mediatica delle elezioni politiche del 12 dicembre è stato naturalmente sui seggi guadagnati dal partito conservatore, in particolare nelle Midlands e nel nord dell’Inghilterra. Meno attenzione è stata data al terremoto politico che ha avuto luogo nel nord dell’Irlanda. In un’elezione caratterizzata dalle divisioni religiose, alleanze elettorali, la Brexit e la questione del confine, il DUP (Partito Unionista Democratico) ha ricevuto una batosta. Il crollo dalla posizione di ago della bilancia a Westminster dopo le elezioni di due anni fa è stato drammatico.
Elezioni negli USA: I compiti dei rivoluzionari per il 2020 Solo mantenendosaldoil principio dell’indipendenza di classe epulita la nostra bandiera, i rivoluzionari saranno in grado di attrarre prima centinaia poi decine di migliaia di lavoratori nel futuro. L’editoriale di Socialistrevolution, il periodico della sezione statunitense della Tendenza marxista internazionale.
FRANCIA – Ora basta, Macron démission! La mobilitazione contro la riforma delle pensioni iniziata in Francia il 5 dicembre si trova a un bivio. Lo sciopero dei ferrovieri e dei dipendenti della RATP (i mezzi pubblici della regione di Parigi), dopo oltre 40 giorni di lotta esemplare, si è di fatto esaurito senza nessun risultato. Questo riflusso del movimento rientrava nei calcoli del governo Macron. L’obiettivo dell’esecutivo era proprio quello di logorare i lavoratori in lotta sul medio periodo. Spiegavamo questo rischio anche in un nostro precedente articolo: “Se lo sciopero dei ferrovieri e dei dipendenti della RATP rimane isolato, il governo avrà due opzioni: o fare concessioni ai settori in sciopero o puntare...
Intervista a un attivista studentesco russo – Il futuro ci appartiene! Abbiamo parlato con Leonid Shaidurov: un attivista 17enne che ha giocato un ruolo chiave nel movimento degli scioperi studenteschi per il clima in Russia. Ha organizzato gli studenti nelle scuole ed è un membro sia del consiglio coordinatore dei Fridays for Future internazionale che del comitato organizzativo in Russia. E’ stato d’accordo a rilasciare questa intervista al fine di dare consigli agli studenti che vogliono costruire il movimento attorno al cambiamento climatico.
Il pensiero rivoluzionario di Antonio Gramsci Le classi dominanti hanno sempre ricompensato i grandi rivoluzionari, durante la loro vita, con implacabili persecuzioni; la loro dottrina è stata sempre accolta con il più selvaggio furore, con l’odio più accanito e con le più impudenti campagne di menzogne e di diffamazioni. Ma dopo morti, si cerca di trasformarli in icone inoffensive, di canonizzarli, per così dire, di cingere di una certa aureola di gloria il loro nome, a "consolazione" e a mistificazione delle classi oppresse, mentre si svuota di contenuto la loro dottrina rivoluzionaria, se ne smussa la punta, la si svilisce. La borghesia e gli opportunisti in seno al movimento operaio si accordano oggi per sottoporre il...
2020: un mondo in fiamme La nascita del nuovo anno è stata celebrata con la solita teatralità. A Londra, la gente in festa ha accolto con favore l’inizio di un nuovo decennio con spettacoli pirotecnici, così come molte altre persone a Edimburgo e in altre grandi città. Senza dubbio, il nuovo Primo Ministro britannico Boris Johnson stava celebrandolo con ancora più entusiasmo rispetto alla maggior parte delle altre persone. Dopo aver vinto le elezioni generali del 2019 con una chiara maggioranza, ora è libero di condurre la nazione a una conclusione positiva dei negoziati sulla Brexit. Questa, almeno, è la teoria.
India: 250 milioni partecipano allo sciopero generale – Esplode il movimento di massa contro la nuova legge sulla cittadinanza. L’8 gennaio, l’India si è bruscamente fermata quando più di 250 milioni di persone in tutto il paese hanno partecipato allo sciopero generale, convocato dai dieci sindacati centrali e hanno manifestato contro le politiche brutali del regime di Modi. A.R. Shindu, segretario nazionale del CITU (Confederazione dei sindacati Indiani), ha dichiarato ai media che 15 Stati erano completamente bloccati.
Iran: l’uccisione di Qassem Soleimani – Opponiamoci all’aggressione dell’imperialismo USA! Venerdì mattina all’alba (3 Gennaio 2020), in un atto di suprema arroganza l’amministrazione Trump ha portato avanti l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, e pure del capo paramilitare iracheno Abu Mahdi al-Mohandes all’aeroporto di Baghdad. Ancora una volta l’imperialismo statunitense sta aumentando l’instabilità del Medioriente.
Di sardine, bandiere e lotta di classe Le “sardine” prendono le piazze dell’Emilia e sull’onda del successo diventano in pochi giorni un movimento a diffusione nazionale.
Gran Bretagna: lezioni delle elezioni. Non è il momento di piangersi addosso ma di organizzarsi! Tutti i reazionari stanno festeggiando. Donald Trump ha espresso una gioia particolare per il risultato. “Congratulazioni a Boris Johnson per la sua grande VITTORIA!” ha scritto il presidente statunitense su Twitter. “Johnson si assicura una vittoria schiacciante alle elezioni britanniche” ha esultato il Financial Times, mentre la sterlina stava crescendo nelle borse estere.
Francia – Le condizioni per la vittoria del movimento di scioperi Il discorso che il Primo Ministro Edouard Philippe ha tenuto il giorno 11 dicembre ha posto fine a più di diciotto mesi di “trattative” e “consultazioni” che il governo ha tenuto con i leader sindacali. Centinaia di ore di incontri hanno portato a questo risultato edificante: il governo ha annunciato esattamente il progetto di riforma che aveva proposto sin dall’inizio, come se le “trattative” e le “discussioni” non avessero mai avuto luogo.
Francia – Lo sciopero del 5 dicembre: bilancio e prospettive Lo sciopero del 5 dicembre ha mobilitato un numero di dimostranti che non si vedeva in Francia sin dalle grandi lotte dell’autunno 2010. Mancano dati precisi sul numero di scioperanti, ma è probabile che dal dicembre 1995 nessuno sciopero interprofessionale abbia mai avuto un tale impatto sull’economia del paese.