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La seguente dichiarazione della Tendenza Marxista Internazionale esprime la nostra solidarietà con il popolo palestinese. Risponde all’ipocrisia ripugnante dell’imperialismo occidentale e dei suoi lacchè, che si schierano a fianco dello Stato reazionario d’Israele mentre scatena una sanguinosa vendetta su Gaza, dopo l’attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre. Spieghiamo inoltre perché la libertà per la Palestina può essere raggiunta solo attraverso mezzi rivoluzionari e il rovesciamento del capitalismo in tutta la regione.

Quando mi alzo la mattina, mi metto le scarpe e le allaccio, spesso mi chiedo: “chi ha fatto queste scarpe?”. Allo stesso modo, quando mi siedo a tavola per la colazione, mi domando: “chi ha costruito la tavola e chi ha lavorato nella fattoria che produce l’avena che ho usato per il porridge?” Quando vado a fare la visita annuale nello studio del mio medico, mi chiedo: “a quale classe appartiene l’infermiera?” Forse vi starete chiedendo perché mi pongo queste domande. Ebbene, è perché siamo bombardati dall’idea, in netto contrasto con la mia esperienza, che la classe operaia non esiste più, che è sparita e ora siamo praticamente tutti “classe media”.

L’attacco di Hamas a Israele di sabato 7 ottobre è stato uno shock, che ha colto di sorpresa i servizi segreti e l’establishment militare israeliano, ma non dovrebbe sorprenderci affatto. È la diretta conseguenza dell’escalation di repressione violenta nei confronti dei palestinesi promossa da Netanyahu, che guida il governo più reazionario e di destra della storia di Israele.

Il Nagorno-Karabakh è stato cancellato dalla cartina geografica: ciò che rimaneva di questa regione secessionista si è arresa alle truppe dell’Azerbaigian il 20 settembre, in seguito a brevi combattimenti che hanno portato alla morte di almeno duecento persone di etnia armena. Secondo i resoconti più recenti, più di 100mila armeni – quasi l’intera popolazione – è fuggita dalla regione. Il governo di quest’enclave ha dichiarato che dalla data del primo gennaio 2024 essa “cesserà di esistere”.

Entro la fine di questo secolo si prevede che la popolazione mondiale diminuirà per la prima volta dopo la Peste Nera. In ogni continente lo scalpiccio dei piedini dei bambini viene sostituito dal rumore metallico dei bastoni da passeggio, mentre le dimensioni della famiglia si riducono sotto le immense pressioni della vita lavorativa. Di fronte alla carenza di lavoratori e alla crescente popolazione in età pensionabile, la classe dirigente è preoccupata per quella che chiama la “transizione demografica”.

Il parlamento canadese ha fatto la gaffe istituzionale del secolo: ha invitato un collaborazionista dei nazisti alla Camera e gli ha tributato una standing ovation. Sebbene si tratti innegabilmente di una figuraccia imbarazzante, è qualcosa di più di un errore isolato. L’incidente accende i riflettori sullo schema con il quale l’imperialismo canadese cerca di mettere in una buona luce i fascisti ucraini; e sulla stupidità totale della classe dominante, accecata dall’isteria di guerra contro la Russia.

Giovedì 21 settembre, decine di migliaia di lavoratori sono scesi in piazza in tutta la Grecia contro l’attacco ai diritto dei lavoratori sferrato dal governo di destra. Una risposta importante, dato che lo sciopero non ha avuto la copertura della Gsee, la Confederazione dei sindacati del settore privato del paese, ma solo di Adedy, la confederazione del settore pubblico e del Pame, il fronte sindacale del KKE, il partito comunista greco.

I dati recenti mostrano che la disoccupazione giovanile in Cina supera oggi il 20% – il doppio rispetto ai livelli pre-pandemici. Quando noi, giovani cinesi, ci guardiamo intorno, vediamo un mondo pieno di instabilità, sofferenza e ingiustizia. Nella nostra vita quotidiana, proviamo spesso uno stato di immensa tensione, di pressione, di ansia e di dolore. I giovani si dovrebbero chiedere: cos’è successo al nostro mondo? Com’è potuto succedere? E soprattutto: cosa dobbiamo fare a riguardo.

Da quando i compagni di Socialist Revolution hanno scritto questo articolo, l’UAW ha intrapreso uno “sciopero mirato”, lanciando quella che, nelle loro intenzioni, sarebbe la risposta di questa generazione alla tattica delle “sit-down strike” degli anni ’30 (sciopero bianco con occupazione della fabbrica: uno “Stand-up strike” (gioco di parole tra “sit-down” = seduto e “stand-up” = in piedi). Alle 12:01 di venerdì 15 settembre 2023, l’UAW ha iniziato lo sciopero in tre stabilimenti, uno per ciascuna delle Tre Grandi: Wentzville (GM) nel Missouri; Toledo, Ohio (Stellantis); e lo stabilimento di assemblaggio del Michigan (Ford).

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Oggi a Trieste i militanti di Sinistra Classe Rivoluzione che stavano tenendo un banchetto della campagna “Sei comunista? Allora organizzati!” sono stati improvvisamente aggrediti da alcuni picchiatori fascisti, che hanno ribaltato il banchetto, attaccato tre compagni e si sono poi dileguati. Poche ore prima la pagina nazionale di un’altra organizzazione fascista aveva postato un manifesto della nostra campagna.

Al congresso della federazione dei sindacati britannici TUC, in svolgimento questa settimana, è in discussione una mozione confusa che fa appello alla “solidarietà all’Ucraina”. Piuttosto che appoggiare i Conservatori e le loro mire imperialiste, il movimento operaio deve lottare per una posizione internazionalista e di classe.

La notizia della richiesta da parte di Evergrande di essere posta sotto procedura fallimentare negli Stati Uniti ha suonato le campane a morto per il settore immobiliare in Cina. Numerosi fallimenti aziendali, una recessione nel mercato immobiliare, una crescita della disoccupazione e un rapido declino dei consumi hanno smentito le dichiarazioni false del regime del Partito Comunista Cinese (PCC) a proposito di una “ripresa economica robusta ” in Cina.

Il mar Mediterraneo può essere considerato un vero paradiso per i turisti , ma allo stesso tempo è un vero e proprio cimitero, dove almeno 27mila migranti (dall’inizio delle rilevazioni, nel 2014) hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere le coste europee. Il nuovo accordo è presentato come la migliore opportunità fin qui avuta per approcciare questo “problema” in una maniera più sistematica: una più equa distribuzione dei migranti lungo il continente. In realtà, non migliorerà nulla dell’incubo vissuto dai migranti e servirà giusto per bilanciare gli interessi reazionari delle varie potenze europee.

In un film che non ha nulla a che vedere con i suoi soliti blockbuster hollywoodiani, l’ultimo lavoro di Christopher Nolan offre uno sguardo drammatico e intenso sulla vita di J. Robert Oppenheimer, il “padre della bomba”, cogliendo l’occasione per esplorare anche la politica americana ai tempi di McCarthy.

Il documento che pubblichiamo di seguito è stato approvato dal Congresso mondiale 2023 della Tendenza marxista internazionale (TMI). In questo testo presentiamo le nostra prospettiva e la nostra analisi delle principali tendenze che stanno plasmando la politica mondiale e la lotta di classe in questo drammatico periodo di agonia del capitalismo.